Ti spiego perché la 2015 è un'annata imperdibile, con ben ventisette 90 centesimi e ti elenco la mia personale classifica dei Top 10
Un duemilaquindici a 5 stelle il Brunello di Montalcino presentato nella quattro giorni - dal 21 al 24 Febbraio - della ventottesima edizione di Benvenuto Brunello. Finalmente, dopo poco meno di 4 anni e mezzo d'attesa (quinta annata) è pronto ad uscire sul mercato il Brunello 2015. Una grande annata, carica di aspettativa, che tutti stavamo attendendo.
Una nutrita kermesse di 143 produttori/imbottigliatori - dei 221 iscritti al Consorzio - hanno presentato il Brunello d'annata, alcuni Brunello cru/selezione ed il Rosso. Ho degustato tutti i Brunello, uno per uno, per capire, tra le varie interpretazioni, la qualità complessiva dell'annata 2015.
Debbo dire che la qualità complessiva è molto alta e registrata, in gran parte, sull'eleganza del frutto e dei tannini, meno sull'opulenza. E' una delle versioni di Brunello che amo di più.
La 2015 è stata un annata equilibrata per temperature e piovosità: non è mancata la luminosità ne le piogge al momento giusto. Nei vari Terroir montalcinesi, non si è riscontrata un'eccessiva siccità nonostante le alte temperature e ciò ha permesso alla vite di mantenere pressoché intatta la superficie fogliare a protezione dei grappoli che hanno costantemente elaborato e concentrato sostanze preziose.
Il vento moderato che si è registrato in più momenti, dall'invaiatura in poi, ha permesso di avere giornate calde ventilate, con un buon sbalzo termico giorno-notte. Grazie anche a questo, la maturazione è avvenuta in modo graduale e progressiva, permettendo un ottimo accumulo di acidità, zuccheri e precursori aromatici.
In soldoni, ci s'aspettava un Brunello elegante, ricco di frutto, sapido/minerale e con un ottimo equilibrio tra acidità e tannini, anche se meno corposo rispetto ad altre annate - di sicuro capace di un lungo invecchiamento - e così è stato.
Non sono mancati i vini con "deviazioni olfattive", ma parliamo solo di 2-3 casi su 300 assaggi. In questo, le commissioni di degustazione per l'approvazione della DOCG Brunello di Montalcino, hanno fatto un ottimo lavoro.
Ovviamente, degustando tutti i Brunello presenti mi sono annotato le versioni che mi hanno convinto di più - circa 37 - e gli ho dato un punteggio, per così dire, a caldo. Punteggio che ha il solo obiettivo di rappresentare un'istantanea del piacere complessivo percepito da quel vino, assaggiato in quel momento, a quelle caratteristiche specifiche di temperatura e arieggiamento. Fermo restando l'alto livello qualitativo generale, elenco soltanto le prime Dieci da 90+ centesimi in su.
Di seguito i Brunello 2015:
Salvioni - Brunello di Montalcino DOCG 2015 - 93+/100
Corte Pavone, Campo Marzio - Brunello di Montalcino DOCG 2015 - 93/100
Casanova di Neri, Tenuta Nuova - Brunello di Montalcino DOCG 2015 - 93/100
Camigliano, Passaggio Inatteso - Brunello di Montalcino DOCG 2015 - 92+/100
Cava d'Onice, Colombaio - Brunello di Montalcino DOCG 2015 - 92+/100
Ventolaio - Brunello di Montalcino DOCG 2015 - 92/100
Pietroso - Brunello di Montalcino DOCG 2015 - 92/100
Val di Suga, Spuntali - Brunello di Montalcino DOCG 2015 - 91/100
Col d'Orcia - Brunello di Montalcino DOCG 2015 - 90+/100
Podere le Ripi, Amore e Magia - Brunello di Montalcino DOCG 2015 - 90+/100
Questo 2015 ha confermato a pieno le aspettative. Aggiungo soltanto che l'evoluzione positiva del Brunello, intesa come maggiore ricerca dell'eleganza, ben sorretta da una trama acidica e tannica bilanciata sin da subito - rispetto al passato dove un tannino e una corposità più austeri la facevano da padroni - è la direzione da seguire. I ritmi di vita attuali, sempre più veloci, richiedono un Brunello più godibile sin dai primi anni dall'entrata in commercio, senza che questo limiti la sua innata capacità d'invecchiamento.
Una considerazione importante da fare è la conferma di un incremento importante del Biologico, dell'Eco-sostenibile e della Tipicità che le aziende produttrici, sempre più guidate da giovani, stanno perseguendo. I giovani sono il futuro del comparto vitivinicolo Italiano e solo dando loro fiducia possiamo garantirci una buona competitività sui mercati Internazionali.
Mercati sempre più dinamici, esigenti e legati all'evoluzione esponenziale dei social-media in cui i giovani sono gli attori principali e hanno tutte le capacità per gestirli al meglio.
Archiviata l'anteprima Benvenuto Brunello 2015, avremo modo di godere della sua evoluzione qualitativa negli anni a venire e ci prepariamo alla prossima anteprima del 2016. Brunello dall'aspettativa superiore al già ottimo 2015, nonostante il decorso stagionale irregolare che ha messo a dura prova i produttori. Probabilmente è anche per questo, oltre che per l'indiscussa qualità del vino, che viene percepita dai produttori e dagli esperti un'annata straordinaria.
Salute!
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